Quello in cui la vedi, è l'attimo esatto in cui la paura prende forma.
E' davanti a te, alta, maestosa, compatta, un fronte di acqua immenso che avanza inesorabile e che di certo non si fermerà o rallenterà la sua corsa perché ci sei tu lungo la sua strada. E questo lo sai benissimo, ne sei perfettamente conscio, ed è proprio quello, che poi sostanzialmente ti mette paura.
Però poi non hai nemmeno il tempo di dare corpo al tuo terrore, perché dopo qualche istante l'onda ti ha già travolto, investedoti in pieno e inghiottendoti. Lì la paura devi averla superata, li conta solo l'istinto di sopravvivenza o sei finito, sepolto sotto qualche metro di acqua e niente più ti potrà riportare a galla sano e salvo.
Ogni cosa sarà diversa, tu sarai cambiato.
L'onda può essere una metafora perfetta per la vita, per i problemi che durante il suo cammino possiamo incontrare e calza perfettamente per tutte quelle situazioni impreviste, che ci si possono parare davanti, inattese. Un guaio o anche un amore, una fortuna improvvisa o un dolore inatteso, tutto può essere paragonato alla maestosa dirompenza di un'onda.
Ed è sapendo questo, che sta a noi ad avere la capacità di non lasciarci travolgere dalla sua furia, a non sfidare qualcosa che è sicuramente molto più forte del nostro essere.
Per vivere bene, bisognerebbe semplicemente assecondare gli eventi, essere nel presente nel migliore dei modi possibile, facendosi acqua e riducendo così al minimo gli attriti che il mondo ci regala, ma questa rimane teoria.
La pratica però è diversa, la quotidianità è tutt'altra cosa rispetto alle chiacchiere, ed è forse anche questo il bello della vita. Andare sotto per poi riemergere, cercare di affrontare gli eventi serenamente, di volta in volta e viverli nel migliore dei modi, tutti.
La metafora è calzante. Resta il fatto che, in ogni caso, quando vieni travolto dall'onda, ben che vada, ne esci sempre fradicio e impaurito!
RispondiEliminaRosa