288 e 289

288 e 289 sono solo dei numeri, che non essendo finiti e non avendo nessun richiamo a qualcosa che ha rilevanza nella nostra vita quotidiana, non restano impressi nella memoria di nessuno di noi.

288 e 289 sono numeri strani, non hanno in comune nemmeno un divisore, nulla che sostanzialmente li tenga insieme, uniti.

288 e 289 equivalgono ad uno 0 nella nostra esistenza, anzi no lo 0 ha maggiore importanza, perché esso rappresenta spesso ciò con cui ci dobbiamo confrontare, il vuoto assoluto dei sentimenti di chi ci circonda.

Ecco, da oggi 289 e 289 su questo blog avranno uno spazio fisso e importante, perchè ricorderanno per sempre a me e a chi mi visiterà due piccole vittime della strage di Lampedusa, due morti senza nome, ma che hanno diritto a non essere dimenticati, perchè la loro è forse tra le storie più strazianti di quella immane tragedia.

Duecentoottantotto era una giovane ragazza, che non ha più storia e passato, che si è imbarcata su quell'imbarcazione, che purtroppo l'ha portata incontro alla morte. Era incinta ed al termine della sua gravidanza, ma vedeva in quel viaggio un opportunità, la possibilità di realizzare un sogno, si è imbarcata. Cosa è successo a tutti, in quel momento, è storia, pochi sanno che la sorte ha voluto che lei diventasse madre in quegli istanti, dando alla luce Duecentoottantanove. 

Sono deceduti entrambi, poco dopo. Forse sono solo due morti in più di una strage che tra poco dimenticheremo, perché già ieri sera il numero dei morti è aumentato di altre 30/40 uomini, donne, bambini, altre storie che non conosceremo mai, ma che identificheremo per sempre con un numero.

Per me 288 e 289 non sono un numero, sono un dolore che non intendo dimenticare, che non intendo superare.

Per questo ho chiesto a una mia amica di aiutarmi e da oggi, l'immagine che segue, sarà per sempre su questo blog, perchè nessuno si può e si deve permettere di dimenticarli, perchè nessuno può e deve superare quel dolore, perchè vuol dire che saremmo pronti a nuovi lutti e questa è una cosa, che da esseri civili, non possiamo e non dobbiamo permetterci.

P. S. Devo un ringraziamento speciale a una persona che spontaneamente mi ha aiutato, vuole rimanere anonima, io rispetto i suoi desideri, ma non posso esimermi da esserle grato.