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martedì 24 settembre 2013

I MATRIMONI - Introduzione




Uno dei modi più semplici per cercare di far affezionare qualcuno al proprio modo di scrivere, è quello di cercare di serializzare i propri racconti, usando all'abbisogna dei tormentoni, che diventano con il passare del tempo così familiari, che la loro assenza in qualche modo toglie un pizzico di forza al racconto stesso. 
E' un pò lo stesso escamotage che usano i comici in TV, quando nell'arco di una serie di trasmissioni si trovano nella condizione di dover creare un personaggio, sperando che ad esso si affezioni il pubblico, dandogli così modo di crescere, utilizzando per raggiungere questo scopo un appeal fatto di autocitazioni. 
Partendo da Sconsy e passando attraverso quasi tutti i comici di Zelig e Colorado, si può trovare una sconfinata carrellata di personaggi creati in tal modo.

Vi chiederete però a questo punto il perché di una prefazione di questo tipo per un post che ha un titolo che lascia supporre che l'argomento argomento trattato sia di tutt'altro genere. 
Essa nasce dal fatto, che analizzando il mio passato, mi sono reso conto che inconsciamente sono caduto in quella stessa trappola qualche tempo fa. 
Infatti, le vicissitudini da me vissute al momento di fare spesa in un supermercato, quando mi sono trovato  a svilupparle per poi scriverne sul blog, hanno involontariamente seguito quello stesso canovaccio. 
Ciò è successo in primo luogo perché mi divertiva molto descriverle così come poi ho fatto e anche perché mi ero affezionato alla cosa a tal punto, che cambiare in corsa il linguaggio, in un qualche modo mi avrebbe fatto sentire come una sorta di traditore del racconto stesso e dei personaggi che ormai ne avevano decretato la scorrevolezza durante la fase di lettura. 
Non era voluta la cosa, si è da sola sviluppata così, ma ancora adesso non cambierei una virgola di ciò che ho scritto.

Però, avere coscienza di tutto ciò, mi ha frenato al momento di sviluppare una nuova idea che necessita obbligatoriamente di dipanarsi su più racconti. 
Lo spunto in questione, che da più di un anno gira e rigira per la mia testa è per l'appunto inerente alla cerimonia di nozze, il cosiddetto  sposalizio

L'argomento mi piace tantissimo e voglio raccontarlo con gli occhi critici di chi non è per niente coinvolto come invitato, ma che deve per forza di cosa parteciparvi. 

La situazione sposalizio, ha degli spunti che possono essere estremamente divertenti, anzi azzardo che riescono addirittura esilaranti e vivendo nella consapevolezza di tutto ciò, mi sono ritrovato frenato dal timore di non riuscire a dare la giusta forza ai miei scritti. Questo mi ha messo nella condizione di immaginare il tutto, seguendo di nuovo quello schema di cui vi ho accennato all'inizio di questo post. 
Conscio di ciò, la cosa non mi ha fatto piacere, perché i miei racconti non avrebbero a quel punto reso giustizia a ciò che realmente succede in quei frangenti, né ai personaggi che di quel momento sono i reali protagonisti. 

Perché il pranzo di nozze è già di suo un momento incredibile, che segue inconsciamente sempre lo stesso schema, con gli attori che cambiano di volta in volta la parte, ma che sanno già come recitarla, pur non avendo mai fatto le prove. 
Pensateci giusto un attimo, ogni sposa, ogni sposo, tutti gli invitati, a partire dai genitori, passando per i parenti vicini e lontani, sino ad arrivare agli amici, tutti, ma proprio tutti recitano alla perfezione la parte loro assegnata dall'evento, seppure la cosa si sviluppa nell'assenza totale di un copione o delle indicazioni necessarie su cosa fare e come farlo. 
In buona sostanza, ognuno sa quando deve fare la propria brutta figura, inconsapevole del fatto che ci si aspetta da loro proprio quello, proprio in quel modo, proprio in quel momento.

Voi probabilmente, partecipando ad un solo matrimonio del genere, non potete prendere coscienza immediatamente di tutto ciò, perché vi ritrovate di colpo abbagliati dai vestiti a festa (?) degli altri invitati, frastornati dal rumore incessante di uno pseudo gruppo musicale che ha come solo scopo nella vita quello sconquassare i timpani a tutti i loro malcapitati ascoltatori, il tutto mentre siete già saturi di cibo dopo soli 30 minuti dall'inizio del pranzo di nozze, incerti su quale possa essere il posto migliore per nascondersi, pur di non dover mangiare nulla per le restanti 6/7 ore della cerimonia.

L'argomento è vario e può essere variopinto, anche perché lo sposalizio, grazie ai vari Enzo Miccio, si è in questi anni realmente trasformato in un vero e proprio evento a cui tutti vogliono partecipare, che di per se non mi dispiace nemmeno come idea, ma che andrebbe comunque sia sempre vestito come un abito sartoriale sul corpo di chi lo festeggia, evitando a priori di esagerare, perché credetemi, ritrovarsi in una sala semibuia e piena di gente, una ballerina del ventre che danza invitando lascivamente lo sposo a farle da partner tra le risate generali capitanate dalla sposa, beh questa è una cosa che non si riesce ad immaginare a mente fredda per nessuna ragione al mondo e io purtroppo l'ho vista.

Personalmente credo ci sia una cosa  importante da tenere bene a mente, il pranzo di nozze sfarzoso, con tanti invitati, pieno di luci, musica e scherzi (oddio gli scherzi) ogni coppia di sposi lo fa una volta sola nella vita, perchè è vero che capita sempre più spesso di vedere qualcuno che ci prova a sposarsi per una seconda volta (e onestamente non vi trovo nulla di male) ma quasi mai nessuno replica lo sposalizio, ed è partendo da questo assunto, che si dovrebbe cercare l'eleganza e non l'esagerazione, che di solito è parente stretta della pacchianeria.

Ovviamente, come avrete capito, il mio punto di vista sarà quello del cameriere (la crisi mi ha costretto a rispolverare questa mia antica arte, che pratico comunque sia con piacere e divertimento), ma lo farò soltanto raccontando i fatti che sono sotto gli occhi di tutti, ma che forse non tutti colgono, proprio perché non hanno le chiavi di lettura donate dell'esperienza e dalla ripetizione ossessiva dei fatti.

Spero di riuscire a divertirvi e nel contempo di fornirvi dei validi aiuti, così quando vi ritroverete invitati ad un matrimonio del Sud Italia, saprete già a cosa state andando incontro.










3 commenti:

  1. ahahah aspetto con ansia, sarà divertimento pur, vecchia maniera. Io sono pronta, con mente aperta, senza pregiudizi, giuro. Vediamo se questo Custode riesce a convincermi :-)
    Uvs

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  2. ahahah aspetto con ansia, sarà divertimento pur, vecchia maniera. Io sono pronta, con mente aperta, senza pregiudizi, giuro. Vediamo se questo Custode riesce a convincermi :-)
    Uvs

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  3. Non vedo l'ora! Questi eventi, raccontati con lo spirito giusto, sanno essere davvero divertenti! Aspetto con ansia!

    Rosa

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